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“VERTIGO” di Dale

  • Immagine del redattore: Ester
    Ester
  • 21 minuti fa
  • Tempo di lettura: 2 min
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Pubblicato il 17 ottobre 2025, Vertigo segna un nuovo, potente capitolo nel percorso artistico di DALE, l'artista solista milanese il cui sound unisce introspezione ed eleganza pop moderna. Concepito e scritto interamente da DALE, l'album di undici tracce è stato registrato nella sua città natale con un produttore locale, incanalando il battito dell'underground creativo milanese. Il risultato è una raccolta che appare al tempo stesso profondamente personale e sonoramente espansiva, una fusione di calore synth-pop ispirato agli anni '80 e chiarezza emotiva contemporanea. In sostanza, Vertigo è un album sulla resa dei conti: con se stessi, con il tempo e con le illusioni di perfezione che plasmano l'identità. La traccia d'apertura, "Vertigo", introduce questo tema con precisione cinematografica, esplorando la paura di perdere il controllo mentre si cerca l'autenticità.


Da lì, il disco si dispiega come un arco psicologico: "Vortex" cattura le complessità dell'amore e dell'accettazione, mentre "Waves" riflette momenti di incertezza e rischio. Ogni canzone si presenta come una narrazione a sé stante, eppure insieme formano una mappa emotiva coesa: un ritratto di crescita attraverso la vulnerabilità. Musicalmente, DALE abbraccia un paesaggio sonoro radicato in texture retrò e calore guidato dai synth, riecheggiando l'epoca d'oro degli anni '80 senza mai risultare derivativo. Gli arrangiamenti sono stratificati ma equilibrati, intrecciando synth scintillanti, linee di basso atmosferiche e percussioni nitide in una struttura che supporta la sua voce emotiva. La produzione ha una qualità cinematografica, che evoca solitudine e introspezione illuminate al neon piuttosto che una nostalgia palese.



Liricamente, Vertigo è sia personale che universale. Le parole di DALE invitano gli ascoltatori al suo processo di autoesame, affrontando la pressione, il confronto e l'incessante ricerca di approvazione. La scrittura è riflessiva e diretta, trasformando le realizzazioni private in una catarsi condivisa. Riflette sulla paura dell'imperfezione con disarmante onestà, rivelando come l'accettazione spesso inizi dove finisce il controllo. Ciò che rende Vertigo particolarmente avvincente è la sua dualità: è un album costruito sia per creare un legame emotivo che per avere risonanza commerciale. Ogni traccia è permeata da un'accessibilità melodica, ma sotto la produzione raffinata si cela una sincerità che fonda l'intero progetto. Chiudendosi con "I'm a Mess", DALE non si conclude con una risoluzione, ma con l'accettazione: una conclusione appropriata per un disco che parla di accettare il proprio caos.

 
 
 

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