“PEOPLE JUST FLOAT” di Steel & Velvet
- Federico
- 1 giorno fa
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Alcune storie sono raccontate con grandi orchestre e paesaggi mozzafiato. Altri si dispiegano in una stanza tranquilla, una singola candela accesa, il respiro trattenuto tra ogni parola. People Just Float, il nuovo EP in sei tracce e il cortometraggio di accompagnamento del trio bretone Steel & Velvet, appartiene inequivocabilmente a quest'ultimo. È un'opera di intimità e moderazione - una raccolta di canzoni che si appoggia al silenzio tanto quanto al suono, confidando che l'ascoltatore si appoggi ad esso. L'EP si apre con Orphan's Lament, attirando immediatamente il pubblico in uno spazio di riflessione e desiderio, dove il minimalismo porta peso e ogni nota risuona con l'intento. Formati dagli amici di lunga data Johann Le Roux (voce), Romuald Ballet-Baz (chitarra) e Jean-Alain Larreur (chitarra), Steel & Velvet continuano la loro devozione al folk-rock spogliato, modellato dalla disciplina classica e dall'istinto blues. Il loro approccio riecheggia lo spirito di American Recordings di Johnny Cash: strumenti acustici, voci da vicino e un impegno incrollabile per la verità emotiva.
Il risultato sembra vivo - non lucidato alla perfezione, ma catturato nella sua forma più umana. L'EP funge sia da colonna sonora che da compagno narrativo del cortometraggio diretto dal collaboratore visivo Loïc Moyou. Insieme, raccontano la storia di Joshua, un uomo solitario che vive fuori dalla terra che incrocia una donna terrorizzata nella foresta. Questo mondo cinematografico attinge dal mitico silenzio dei racconti popolari occidentali: pericolo nascosto tra gli alberi, redenzione che tremola come fumo nell'aria fredda. Ogni canzone è presa in prestito ma rinata. Steel & Velvet seleziona le opere di Robbie Basho, Johnny Cash, Bob Dylan, Pixies, Nirvana, Peter Ivers e David Lynch, icone il cui vocabolario emotivo è profondo e diversificato. Queste non sono solo copertine. Sono reinterpretazioni filtrate attraverso l'identità del trio: voce terrosa, intricato fingerpicking e ombre di atmosfera blues-rock. L'adattamento di Romuald di Orphan's Lament è particolarmente sorprendente, mentre la figlia di Johann, Jade, presta la sua voce a due tracce, aggiungendo una sottile luminosità.
L'EP si chiude con In Heaven, offrendo una risoluzione tenera e riflessiva che lascia un'impressione duratura, completando l'arco dalla solitudine alla tranquilla accettazione. In tutto l'EP, lo spazio diventa uno strumento: le pause sembrano passi nella foresta, respiri come pensieri che Joshua tiene per sé. Eppure all'interno del silenzio si trova il coraggio: il coraggio di rivisitare, reimmaginare e rivelare la vulnerabilità senza teatralità. People Just Float non è una fuga, è un invito. Steel & Velvet ha creato un'opera che va alla deriva tra cinema e canzone, folklore e modernità, isolamento e speranza. A volte le storie più potenti sono quelle raccontate dolcemente. Questo EP lo dimostra magnificamente.
