“THE RIVER” di Larry Karpenko
- Federico
- 25 mag
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L'ultimo singolo di Larry Karpenko, "The River", è una riflessione serena e sincera sulla memoria, la pace e l'amore divino. Rilasciato il 18 aprile 2025, segue una serie di singoli spiritualmente incentrati - "Little Things New", "Heart Calls Love" e "Fare Thee Well" - ma questa traccia raggiunge un territorio più personale e intimo. Scritta durante il primo anno di college di Karpenko, la canzone trae ispirazione dal suo tempo in un collegio vicino al fiume Shenandoah. Quell'ambientazione, con le sue erbe selvagge e le acque tranquille, diventa più di un ricordo: diventa una metafora. Il fiume scorre non solo attraverso il paesaggio ma attraverso l'anima, sostituendo la presenza costante e confortante dell'amore divino. Musicalmente, “The River” inizia con delicate restrizioni. Gli arpeggi dell'arpa e le morbide linee del pianoforte vanno alla deriva come acqua attraverso la valle, creando uno stato d'animo di tranquillità e invito.
Il primo verso tocca un desiderio universale: essere conosciuti, trovare riposo, essere tenuti in silenzio. L'arrangiamento supporta questa apertura emotiva senza fretta, permettendo a ogni nota di depositarsi come nebbia sull'erba del mattino. Mentre la canzone si svolge, Karpenko espande delicatamente la metafora. Il fiume diventa un simbolo della presenza immutabile di Dio, che scorre attraverso il cuore con forza tranquilla. Questo cambiamento non arriva con fanfara; è sottile e sincero, in linea con la capacità di Karpenko di mescolare temi spirituali con la vulnerabilità umana.
Il picco emotivo arriva con l'ingresso di un coro e di un accompagnamento orchestrale. La pista si solleva come una marea crescente, conducendo senza soluzione di continuità nell'inno "Shall We Gather at the River".
Qui, Karpenko non fa riferimento solo alla tradizione, la abita. Ottoni, campanelli e armonie vocali stratificate creano un momento che sembra sia sacro che cinematografico. Non è esagerato; piuttosto, evoca qualcosa di eterno. La canzone si chiude dolcemente come inizia, girando indietro all'arpa e alla linea, "il fiume che scorre vicino al trono di Dio". È una benedizione silenziosa, un ultimo gesto di riverenza. "The River" si trova come un pezzo luminoso nel crescente catalogo di Karpenko: semplice ma profondo, radicato ma trascendente. È più di una canzone sul luogo o sulla fede; parla di presenza, grazia e della dolce corrente che ci porta quando ne abbiamo più bisogno.
Scrittore; Federico
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