“ROMANTIC SIDE” di Wattmore

I fuorilegge cowpunk di Brisbane, i Wattmore, fanno un audace ritorno con il loro nuovo singolo "Romantic Side", un inno selvaggio e multigenere che fonde la classica narrazione country con un'attitudine punk grintosa e un irriverente senso dell'umorismo. Dopo aver fatto scalpore con il loro brano di debutto "Circus Life", i fratelli Aiden e Kai Boak spingono il loro stile audace ancora oltre, collaborando con il famoso cantautore australiano Allan Caswell per offrire un'interpretazione pungente della cultura degli appuntamenti odierna. "Romantic Side" è una canzone anti-amore sapientemente confezionata per l'era di Tinder. Il suo incisivo twang di chitarra, i ritmi ribelli e i testi taglienti smuovono la natura superficiale dell'amore moderno.

La band non si tira indietro: il tono sarcastico e la sua interpretazione cruda rendono chiaro che sono più interessati a scuotere le cose che a rispettare le regole. La produttrice Lindsay Waddington dà vita al brano presso gli LWM House Studios con un suono pulito ma non filtrato che mette in risalto il fascino ruvido dei Wattmore. Supportata da alcuni dei migliori turnisti della scena country australiana, la canzone raggiunge un perfetto equilibrio tra una produzione raffinata e una grinta autentica. Il risultato è una collisione sonora di epoche diverse: immaginate un ballo honky-tonk guidato da una band punk con un certo risentimento.

Il testo di "Romantic Side" piange la perdita di una vera connessione in un mondo online inondato di filtri e scorciatoie fugaci. L'umorismo è tagliente, ma c'è anche un senso di sincerità che pervade il brano. Versi come "cuori filtrati e addii glitchy" sono al tempo stesso intelligenti e taglienti: un lamento moderno avvolto nella ribellione. Ciò che distingue davvero i Wattmore è il loro spirito di sfida. Non seguono le tendenze, le superano a forza. Con "Romantic Side", hanno creato un brano audace, sfacciato e pieno di carattere. È un inno ribelle per chi è disilluso dall'amore digitale, e una forte dichiarazione da parte di una band che si rifiuta di lasciarsi incasellare.