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“MY BEST FRIEND” di Etats d’Âme

  • Immagine del redattore: Federico
    Federico
  • 15 giu
  • Tempo di lettura: 2 min
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Con "My Best Friend", la settima traccia del loro ambizioso nuovo album Émotions Vives, États d’Âme dimostrano ancora una volta la loro capacità di illuminare i drammi tranquilli della vita quotidiana con eleganza e precisione emotiva. Questa canzone, cantata in inglese, segna una delle cinque tracce dell'album: un cambiamento audace per il gruppo con radici francesi e uno che paga con grazia. Nel suo nucleo, "My Best Friend" esplora una domanda senza tempo: l'amicizia profonda e platonica può davvero esistere tra due persone del sesso opposto, specialmente quando il mondo insiste nel leggere qualcosa di più in essa? La band non offre risposte facili, ma invece tiene uno specchio alle complessità di questo legame: come la vicinanza può generare incomprensioni, come l'intimità al di fuori del romanticismo spesso suscita sospetti e come l'amore stesso possa assumere molte forme.


Musicalmente, la traccia è luminosa, stratificata e silenziosamente contagiosa: una fusione senza soluzione di continuità della sensibilità della chanson con un'estetica pop raffinata. L'arrangiamento brilla con dettagli accurati: un impulso melodico che sembra sia introspettivo che invitante, con un ritmo appena sufficiente per farlo andare avanti. È una canzone che sembra camminare per una città all'ora d'oro, qualcosa di familiare, ma inaspettatamente cinematografico. Liricamente, États d’Âme naviga nel terreno emotivo con sottigliezza. Il narratore parla dall'interno dell'amicizia, non dall'esterno. Non c'è una grande confessione, nessuna svolta nel crepacuore, solo un resoconto chiaro di una relazione che sfida etichette facili. L'emozione non sta nello sfogo drammatico ma nella retenzione, nella tranquilla tensione tra devozione e percezione.



Questa capacità di catturare la contraddizione - l'affetto scambiato per qualcos'altro, la lealtà frainteso come minaccia - è ciò che rende "Il mio migliore amico" così risonante. Non sensazionalizza lo scenario, ma piuttosto offre un ritratto gentile e umano di connessione fraintesa. È un argomento raramente trattato con questo livello di sfumature, ed États d’Âme lo tratta con la sensibilità che merita. Come parte di Émotions Vives, la traccia approfondisce la gamma emotiva dell'album estendendo la portata linguistica e artistica della band. L'inclusione dell'inglese fa di più che espandere il pubblico: apre nuove trame e possibilità tonali. "My Best Friend" è la prova che États d’Âme può collegare non solo le lingue, ma cuori e confini allo stesso modo. È una canzone che rimane con te: sottile, sincera e silenziosamente coraggiosa.



Scrittore; Federico

 
 
 

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