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“MJÖLNIR” di Nordstahl

  • Immagine del redattore: Federico
    Federico
  • 30 lug
  • Tempo di lettura: 2 min
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Forgiato nel freddo acciaio della resistenza del Nord, l'ultima traccia di Nordstahl "Mjölnir" è più di un metallo industriale: è un grido di battaglia. Come quarta traccia del loro album di sette canzoni Ragnarök in Berlin, pubblicato il 13 luglio 2025, si pone come il messaggio più audace e urgente della band fino ad oggi. Con riff martellanti e ritmo fragoroso, "Mjölnir" porta il peso simbolico del suo omonimo: un'arma di mito, ora riproposta come una chiamata a risvegliare il coraggio collettivo.

Dal primo accordo schiacciante, la canzone rifiuta il compiacimento. Si carica in avanti con una forza implacabile, intrecciando voci inquietanti e trame meccaniche che riecheggiano il nucleo industriale della band.


Ma sotto l'aggressività si trova una domanda potente: cosa succede quando le voci tacciono di fronte all'ingiustizia? Nordstahl non offre risposte, accendono una resa dei conti. "Mjölnir" confronta l'ascoltatore con immagini di stagnazione e paralisi sociale, ma anche con il potere non sfruttato che vive all'interno della tranquilla resistenza. Il martello, in questo contesto, diventa più di un simbolo norreno. Rappresenta la conoscenza, la verità, l'azione: strumenti che tutti possediamo ma che spesso lasciamo inattivi. I testi di Nordstahl sfidano questa passività con una precisione bruciante, esortandoci a non aspettare gli eroi ma a incarnarli noi stessi. Il silenzio di cui cantano non è vuoto; contiene una tempesta dormiente, che scoppia quando abbastanza persone trovano il coraggio di agire.



Ciò che eleva "Mjölnir" oltre i confini del genere è la sua chiarezza di scopo. Non si svotola nella rabbia, la canalizza. La produzione è stretta, il messaggio diretto e l'atmosfera senza compromessi. Non c'è finzione qui, solo un invito ad affrontare dure verità e esercitare il potere personale, anche quando è scomodo. Con Ragnarök in Berlin, Nordstahl fonde mito, metallo e urgenza moderna. E in "Mjölnir", consegnano il loro colpo più risonante: una convocazione sonora per coloro che sono pronti a frangere il silenzio e plasmare qualcosa di nuovo.




Scrittore; Federico

 
 
 

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