“Last one standing “ di Jasio
- Federico
- 26 giu
- Tempo di lettura: 2 min

Con "Last One Standing", l'artista canadese Jasio entra coraggiosamente nel suo futuro creativo, liberandosi della pesante armatura del suo passato rock/metal in favore di qualcosa di più oscuro, raffinato ed emotivamente più crudo. Parte del suo prossimo progetto solista Fantasy (2025), il brano mostra una potente trasformazione, sia sonora che personale, che contraddistingue Jasio non solo come chitarrista o produttore, ma come un narratore e architetto di stati d'animo a tutto tondo.Fin dai primi momenti, "Last One Standing" è carica di tensione. Un'inquietante ondata di synth cede il passo a cupe tessiture di chitarra e ritmi pulsanti di basso, creando una corrente sotterranea cinematografica che ricorda in egual misura i Nine Inch Nails e i Deftones, con un tocco di lucentezza dark pop contemporanea. Ma non si tratta di un esercizio di genere: è una narrazione profondamente personale avvolta nell'ombra e nella grinta.
La voce di Jasio si muove tra una vulnerabilità contenuta e un'urgente sfida, catturando la carica emotiva che si cela dietro il titolo del brano. "Last One Standing" è, in sostanza, una canzone sulla resistenza: emergere da un relitto, emotivo o meno, con cicatrici e forza intatte. Il testo non grida attenzione; al contrario, cova ardente, sostenuto da un'interpretazione al tempo stesso controllata e catartica. Ciò che distingue davvero questo brano è la sua produzione meticolosa. Da artista autoprodotto, Jasio manipola ogni dettaglio sonoro con determinazione. Le chitarre sono muscolose ma mai prepotenti; il basso è fragoroso ma strettamente intrecciato al mix. Gli elementi elettronici brillano e guizza come una pulsazione sotto la superficie, mentre i cambi di dinamica – sottili e deliberati – conferiscono al brano un arco narrativo cinematografico che premia gli ascolti ripetuti.
Pur avendo radici nel DNA rock, "Last One Standing" supera le aspettative del genere. Ci sono momenti in cui il brano si abbandona a un'elettronica dark, momenti di silenziosa introspezione che ricordano la spaziosità dei Pink Floyd e ondate di energia che ricordano le radio alternative dei primi anni 2000, eppure il risultato finale è inconfondibilmente Jasio: stratificato, raffinato, emotivamente carico. Come parte del più ampio progetto Fantasy, "Last One Standing" allude a un corpus di opere guidato dalla reinvenzione e dalla sperimentazione audace. Per i fan dei suoi primi lavori, questo potrebbe sembrare un punto di partenza, ma per chiunque ascolti attentamente, è un'evoluzione. Jasio non sta solo sopravvivendo alla transizione verso l'arte solista, ma sta prosperando in essa. "Last One Standing" è un inno avvincente, che fonde generi diversi, per chiunque abbia mai dovuto ricominciare da capo con più forza.
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