“Jumping around" di Gianfranco GFN

Con il suo ultimo brano strumentale "Jumping Around", Gianfranco GFN invita ancora una volta gli ascoltatori nel suo vibrante mondo musicale che fonde generi diversi, quello che lui scherzosamente chiama "Giazz". Questo nuovo brano, un'anteprima del suo prossimo album, è una celebrazione del groove, del colore e del movimento. Mescolando acid jazz, soul, funk e accenni di bossa e blues, "Jumping Around" è un capolavoro di narrazione strumentale edificante.Fin dalle prime battute, la sezione ritmica si innesta in un groove fluido e contagioso. Il batterista Nicolas Pittet e il bassista David Caraccio gettano le basi per un sound al tempo stesso compatto e fluido, conferendo al brano un senso di movimento irresistibile. Caraccio, anche lui alle tastiere, aggiunge calore e profondità con progressioni di accordi fluide che ruotano attorno al ritmo.

Nel frattempo, le percussioni di Lucien Matthey aggiungono un tocco di giocosità e consistenza, mantenendo il ritmo dinamico e multidimensionale. Il contenuto melodico è sostenuto con naturalezza e fascino dallo stile chitarristico inconfondibile di Gianfranco GFN: pulito, espressivo e ricco di sottili sfumature. Il suo fraseggio è rilassato ma preciso, cavalca il groove come un surfista su un'onda perfetta. Il tono e l'atteggiamento evocano un tocco anni '70, che ricorda leggende del jazz-funk come George Benson o le prime esplorazioni acid-jazz dei Jamiroquai. Le linee melodiche danzano, si intrecciano e – fedeli al titolo del brano – saltano con gioiosa agilità. La tromba di Fred Stalder aggiunge un ulteriore tocco di energia, punteggiando il brano con esplosioni di ottoni che elevano l'atmosfera a livelli celebrativi.

Non si tratta di un semplice abbellimento di sottofondo, ma di un elemento fondamentale del dialogo melodico tra gli strumenti. In abbinamento alla tastiera di Claude-Alain Biedermann, l'ensemble crea un suono lussureggiante, sofisticato e ricco di spessore."Jumping Around" è più di una semplice jam: è un'esperienza ben orchestrata, pensata per farti muovere e sentire. La sua fusione di radici jazz con l'energia moderna la rende perfetta per una playlist serale rilassante, una pista da ballo o la rotazione di un jazz café. Sebbene interamente strumentale, il brano comunica volume attraverso i suoi arrangiamenti e groove. È un invito a fuggire dalla routine, anche solo per pochi minuti, e a riscoprire la gioia del ritmo e della melodia.