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“HATTER’S MAD EMPORIUM" di Wendy Dumond

  • Immagine del redattore: Federico
    Federico
  • 20 giu
  • Tempo di lettura: 2 min
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Il nuovo singolo di Wendy DuMond, "Hatter's Mad Emporium", uscito il 14 giugno 2025, è un brano surreale e ricco di sfumature, che fonde folk psichedelico e pop sperimentale, trasportando gli ascoltatori nella tana del Bianconiglio, in un mondo tanto incantevole quanto inquietante. Nota per il suo lavoro con lo pseudonimo Bog Witch, DuMond continua la sua tradizione di creare paesaggi sonori evocativi e innovativi, ma qui si è spinta ancora più in profondità. Fondendo teatralità neo-vittoriana con sfumature oscure e oniriche, il brano sembra un incubo febbrile messo in musica. Ispirata dalla caotica meraviglia di Alice nel Paese delle Meraviglie, DuMond prende simboli familiari e li trasforma in strumenti di introspezione e critica.


Con una performance vocale inquietante e una strumentazione vorticosa, "Hatter's Mad Emporium" diventa meno una canzone e più un incantesimo, che ti cattura lentamente, per poi rifiutarsi di lasciarti andare. Al centro del brano si cela una potente metafora: la trasformazione dell'innocenza in qualcosa di pericoloso. DuMond paragona la torta di Alice alla mela di Eva: entrambe semplici, invitanti e, in definitiva, intrise di conseguenze. Questo tema si sviluppa sonoramente attraverso improvvisi cambiamenti di tono e texture: delicati pizzichi arpeggianti si dissolvono in synth distorti, mentre melodie fiabesche si intrecciano in momenti di inquietante dissonanza. Il testo, poetico e intriso di un'arguzia oscura, esplora come la curiosità, il potere e l'azione delle donne siano spesso puniti o travisati.


"Mi hai detto di non mordere, ma lo zucchero conosceva il mio nome", canta – un verso agghiacciante che racchiude la tensione tra desiderio e controllo. Prodotta e scritta interamente da DuMond, la canzone è intensamente personale ma al tempo stesso di risonanza universale. Non è solo un cenno al Paese delle Meraviglie di Lewis Carroll, ma uno sguardo più approfondito alle strutture sociali che trasformano la fantasia in qualcosa di teso."Hatter's Mad Emporium" è un disco strano, audace e assolutamente ipnotico. Non chiede la vostra attenzione, la comanda. Con questa uscita, Wendy DuMond si dimostra una delle voci più audaci del folk sperimentale, senza paura di tuffarsi nell'ombra e riemergere con qualcosa di bello e strano.

 
 
 

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