“…FØR DE SPREDTES” di Tomas Raae

Con ...før de spredtes ("...prima che si diffondessero"), il compositore e produttore danese Tomas Raae offre un risultato silenziosamente monumentale: un album che raccoglie gli echi di canzoni popolari nordiche secolari e le piega delicatamente in paesaggi sonori contemporanei. Rilasciato il 28 maggio 2025, il progetto di nove tracce è sia un atto di conservazione culturale che di audace reinvenzione, attingendo al linguaggio melodico della tradizione mentre crea qualcosa di inconfondibilmente moderno e profondamente coinvolgente. Al centro dell'album c'è un senso di riverenza, non solo per le canzoni stesse, alcune risalenti al XIV secolo, ma per le emozioni, le domande e le vite che portano. Queste ballate e melodie, una volta tramandate oralmente attraverso le generazioni, vengono portate a nuova vita attraverso il tocco delicato ma audace di Raae.

Combinando strumenti acustici con campionamento digitale, registrazioni sul campo ed elettronica dal vivo, Raae costruisce un mondo sonoro che sembra cinematografico, intimo e inconfondibilmente nordico. Pensa alle foreste intrise di nebbia, alle prime albe e al tranquillo dolore della memoria. La presenza di lunga data di Raae nella musica danese, come compositore per teatro, film e mostre, brilla nel senso di drammaturgia dell'album. Ogni pezzo sembra un capitolo, un frammento di una storia più grande. Le sue composizioni originali, come "Jeg savner din stemme" e "Træerne står nøgne", si trovano perfettamente accanto a canzoni popolari reinventate, parlando lo stesso linguaggio melodico di desiderio, impermanenza e profondità emotiva. Una componente vitale dell'atmosfera dell'album è la voce di Eline Hellerud Åsbakk.

Con radici negli inni popolari della Norvegia settentrionale e un background nel jazz sperimentale, la sua voce aggiunge uno strato etereo, terroso ma ultraterreno. La sua consegna collega i secoli, incarnando lo spirito nordico condiviso che l'album esplora così elegantemente. ...Før de spredtes non è un ritiro nostalgico nel passato. È un dialogo vivente e traspirante tra le epoche, uno sforzo di conservazione musicale che non mette la musica popolare dietro gli occhiali, ma le permette di respirare, evolversi e risuonare nel mondo di oggi. In un'epoca di tendenze fugaci e rumore digitale, Raae ci ricorda che alcune delle storie più potenti sono quelle che abbiamo quasi dimenticato.

Questa è musica che ascolta la terra, ricorda le persone e osa portare avanti le loro voci, prima che svaniscano.

Scrittore; Federico