“FIRES OF THE BLUE MOON” di Medivh

Con "Fires Of The Blue Moon", il duo rock d'arte italiano Medivh offre una traccia tanto introspettiva quanto cinematografica. Forgiata dai fratelli Emmanuele e Tommaso nel cuore della Toscana, la canzone racchiude la loro estetica distintiva: fondendo atmosfere oniriche con improvvise ed elettrizzanti esplosioni di intensità. I Medivh hanno ritagliato uno spazio nella scena rock d'avanguardia in cui la vulnerabilità e l'aggressione sonora coesistono, e questo singolo incarna quell'equilibrio con sorprendente chiarezza. Al primo ascolto, "Fires Of The Blue Moon" si presenta come una ninna nanna per le menti irrequiete. Le chitarre delicate aprono la strada con calore, invitando l'ascoltatore in un paesaggio sonoro che cresce sempre più stratificato e volatile.

Eppure nulla sembra stridente: ogni cambiamento di tono, sia attraverso riff imbevuti di riverberi o sottili trame elettroniche, sembra mirato. Il ritmo è dinamico ma coeso, si muove come un flusso di coscienza con una riflessione tranquilla che dà il posto a picchi emotivi. È la performance vocale che lega tutto insieme. Emotiva e chiara, la voce guida l'ascoltatore attraverso il terreno emotivo della canzone, in parte sogno, in parte confessione. C'è una tonalità nostalgica, una sensazione che la traccia stia guardando indietro a qualcosa di bello e irrisolto. I testi portano una semplicità narrativa, mai travolgente ma ricca di immagini. Piuttosto che dichiarazioni spalese, si appoggiano alla suggestione, lasciando spazio per un'interpretazione personale.

C'è una qualità rituale nell'esperienza. Come suggerisce il titolo, questa non è solo una canzone, ma un momento, ultraterreno e intriso di un'intensità tranquilla. La produzione riflette quell'equilibrio: espansivo ma mai ingombrato, dettagliato ma non eccessivamente raffinato. È il suono di due artisti che capiscono sia il caos che il controllo. "Fires Of The Blue Moon" è un audace passo avanti per Medivh, riaffermando la loro posizione di portatori di torce in una nuova ondata di arte rock italiana. Con onestà, atmosfera e una ricerca incessante della forma espressiva, il duo dimostra che la narrazione attraverso il suono non è solo viva, ma in evoluzione.