“AMULET” di The7thGatekeeper
- Federico

- 24 lug
- Tempo di lettura: 2 min

Con "Amulet", The7thGatekeeper esce dai confini delle sue radici più pesanti e in un suono che sembra sia crudo che riflessivo. Rilasciato il 4 luglio 2025, questa traccia oscurata dal garage canalizza un'ondata di energia nostalgica, qualcosa di simile a sfogliare vecchie fotografie mentre si è in piedi nel mezzo di un temporale. È disordinato, immediato e pieno di vita. Proveniente da Barry, nel Galles del Sud, The7thGatekeeper è una forza di un solo uomo, responsabile della scrittura, dell'arrangiamento, dell'esecuzione, della registrazione e del mixaggio della propria musica. "Amulet" è stato forgiato nella sua autoproclamata "stanza del caos", un home studio dove la spontaneità alimenta il processo di registrazione. Masterizzato da Romesh Dodangoda ai Longwave Studios, la traccia risuona con un'inconfondibile grinta fai-da-te, abbracciando le imperfezioni a favore dell'autenticità.
Sonicamente, "Amulet" porta echi delle regine dell'età della pietra e del primo Jack White, ma non sembra mai derivato. Il suo fascino sta nella sua semplicità: riff non verniciati, voci guidate e una corrente sotterranea di meraviglia irrequieta. Ispirata a un racconto di Thomas Morris, la canzone attinge a temi di fortuna, speranza e credenza infantile, senza mai virare verso il sentimentalismo. The7thGatekeeper bilancia quel nucleo emotivo con un vantaggio che mantiene la traccia radicata nella realtà. Ciò che distingue "Amulet" non è solo il suo cambiamento di genere, è il senso di libertà che pulsa attraverso ogni nota. Spogliata di elaborati trucchi da studio o sovrapproduzione, la canzone sembra un'istantanea di ispirazione catturata in tempo reale. C'è una certa magia nel sentire la scintilla di un'idea lasciata per lo più non filtrata, e The7thGatekeeper si appoggia a questo con uno scopo.
Mentre si prepara per un secondo album e contempla spettacoli dal vivo entro la fine dell'anno, "Amulet" si pone come un'audace dichiarazione di evoluzione artistica. È un segno che The7thGatekeeper non ha paura di scavare più a fondo, di sperimentare e di condividere ogni lato della sua identità musicale. Il risultato è una traccia che sembra intima ma espansiva, ruvida intorno ai bordi in tutti i modi giusti e innegabilmente onesta. In un mondo sempre più raffinato, "Amulet" ci ricorda che la bellezza spesso vive nella ripresa cruda, nel caos, nel momento in cui l'amplificatore ruggisca per la prima volta alla vita.
Scrittore; Federico




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